domenica 24 giugno 2018

Discorsi Fannibaleschi 4 - Mason Verger

Salve a tutti, cari coronati fratelli Fannibals. Siamo qui per presentarvi una nuova rubrica dedicata a noi italiani, visto che è un po’ triste e riduttivo che questo blog gestito da artisti italici sia praticamente tutto scritto in inglese. ;) Questa è la quarta puntata di una “rubrica” che, se avrà successo, potrebbe ottenere un discreto numero di seguaci: si tratta di semplici (ma non troppo) “discussioni” in cui approfondiremo uno o più aspetti della serie tv Hannibal, toccando anche i libri, i film e la cultura popolare. Senza altri indugi, iniziamo subito!

Emanuela Pegurri, copywriter, web editor e fannibal,& Furiarossa, artista, scrittrice nel gruppo dei Cactus di Fuoco e fondatrice di "Another Hannibal Artblog" presentano:

Discorsi Fannibaleschi#4
Mason Verger 



F. Il personaggio di cui parleremo oggi è... molto particolare. In un mondo di serial killer, cannibali, doppiogiochisti, menzogneri e pazzi visionari, è incredibile pensare che uno come lui si classifica fra i personaggi più odiati, se non come il più odiato in assoluto. Stiamo parlando di Mason Verger, ex marmocchio viziato e ora adulto viziato, ricco ereditiero, gemello malvagio di Margot Verger e signore dei prosciutti. C'è così tanto da dire su di lui che rischiamo di perderci. Mason è il cattivo più odioso della serie, non tanto perché compia i crimini più gravi (sebbene sia un campione indiscusso di atti deprecabili), ma paradossalmente proprio perché è più vicino a noi: la sua malvagità, il suo egoismo, il suo egocentrismo, non sono quelli di un esotico serial killer, ma la crudeltà di un uomo ricco e spocchioso... e di persone come lui è pieno il mondo. Tuttavia ci sono un'infinita serie di motivi per cui è interessante parlare di questo mostro e cercheremo di analizzarli al meglio.

E. Quanto ho odiato e odio Mason Verger, sadico pedofilo che tormenta la povera sorella Margot e una serie di sfortunati bambini.
Un personaggio così ripugnante da far apparire Hannibal, nel momento della sua vendetta contro Mason, una sorta di angelo vendicatore. Il potere che il denaro concede a Mason Verger, così come la certezza di essere l’unico ad ereditare un impero, gli permettono qualsiasi azione vile e malvagia. Eppure la sua presenza nella serie è interessante, in certi istanti funge da pendolo nella silenziosa e letale partita tra Hannibal e Will, e ci mostra il lato quotidiano di un ricco depravato. Per certi aspetti, anche se con modi e obiettivi differenti, mi ha ricordato il sadico psicopatico Patrick Bateman di “American Psycho”, altro ricco rampollo dalla mente distorta. Ma torniamo al nostro cattivo e vizioso Mason. Uno dei gesti crudeli che più mi hanno colpito del degenerato Mason è senza dubbio la sua sadica collezione di lacrime, con cui si prepara degli inusuali cocktail. In quel gesto c’è tutta l’aberrazione di Verger, come se il dolore delle sue vittime fosse per lui un elisir da cui ricavare nuova linfa vitale.

F. Da questo punto di vista, lui ha qualcosa del vampiro classico. È ricco e sadico e si nutre dei fluidi delle sue vittime, del dolore delle loro anime, solo che si tratta di lacrime invece che di sangue. Con la differenza che è difficile credere all'esistenza di un vampiro, mentre Mason... oh, è dannatamente plausibile. È il classico ricco ragazzo bianco cattolico, a cui la natura guardacaso ha donato anche un bell'aspetto, che non ha dovuto sudare per arrivare dov'è, che non ha mai dovuto muovere un dito per possedere tutto ciò che desiderava, per sentirsi importante, per sentirsi amato e riverito. Suo padre, altra creatura certamente depravata e come lui con un'orribile propensione alla pedofilia, lo ha sempre tirato fuori dai guai, mentre è stato con Margot ben più duro di quanto quella piccina non meritasse. Mason è conforme per molti versi alle norme della società, ma nasconde (o meglio, mostra fieramente seppur non a tutti) il cuore di un essere spregevole, mentre la sua gemella è "strana" (e come ci ricorda Hannibal, strano è buono), ma in realtà molto più adatta di lui ad integrarsi in società... almeno non beve le lacrime dei bambini!

E. In tutta onestà, sono convinta che Mason Verger meriti il trattamento riservatogli da Hannibal. Mason non ha un minimo lato positivo e appena gli è possibile, ferisce e aggredisce con insana ferocia, proprio come una sorta di vampiro. Non ha certo il talento alla manipolazione di Hannibal, in fondo è un individuo volgare e troppo concentrato a nutrire il suo smisurato Ego a base di efferatezze. Durante l’analisi, Hannibal suggerisce alla povera Margot di uccidere il perfido fratello per il male che le arrecato fin dalla più tenera età, e quando lo stesso Hannibal si renderà conto di quanto Mason possa essere pericoloso e spregevole, farà di tutto per rovinargli l’esistenza, con un eccellente risultato, direi (scusa la pesante ironia, ma mentre vedevo Verger affettarsi il viso ho avuto la sensazione che la dea Nemesi fosse accanto a Will e stesse congratulandosi con Hannibal ). Devo complimentarmi con i tre attori che hanno interpretato a meraviglia il ruolo di Mason Verger: nel film di Ridley Scott è il bravissimo Gary Oldman, nella serie tv prima Michael Pitt e in seguito Joe Anderson hanno svolto in modo ammirevole il loro lavoro, entrambi credibili nel caratterizzare l’odioso Mason. D’altronde il talento di Bryan Fuller è proprio questo: rendere meravigliosi anche i personaggi più crudeli e grotteschi.

F. Piccola parentesi sul film, già che l'hai citato: Gary Oldman, quando per la prima volta ho visto Hannibal, mi ha assolutamente stregata. Come abbia fatto quell'uomo a dare espressività ad un personaggio la cui faccia è completamente e pesantemente sfigurata (assai più orribile che nella versione televisiva interpretata da Joe Anderson), questo rimane per me un mistero. Sarà stato bravo anche il regista a porre il Verger in situazioni che lo hanno avvolto di un perverso carisma, ma secondo me Gary Oldman è un genio della recitazione. Ma sbaglio io, o il Mason del film è perverso in un modo diverso (e più classico) rispetto a quello della serie tv? Mi ha dato una "vibe" diversa. Oltre ad essere un irriducibile pedofilo (e Margot non c'è nel film... che è successo, se la sono proprio dimenticata o dobbiamo immaginarla soccombere alle troppe "attenzioni" del fratello, che alla fine l'hanno uccisa) ha cercato di sedurre persino il suo stesso psichiatra, che nel film non è certo un uomo piacente quanto Mikkelsen ed è notevolmente più anziano di lui... da come l'impressione di desiderare il sesso per il sesso. E quasi dimenticavo di citare i suoi giocattoli erotici, fra cui un cappio da impiccagione che è lo stesso che gli spezzerà la spina dorsale, un modo completamente diverso di essere infortunato rispetto a quello del telefilm...

E. “Hannibal” di Ridley Scott è diverso forse perché è un film con una sceneggiatura che segue poco le orme dell’omonimo libro di Thomas Harris?
L’ho sempre trovato perdente in partenza, credo anche per l’assenza di Jodie Foster (Julianne Moore mi piace molto, ma non nel ruolo di Clarice Starling) e mi dispiace pure per Sir Anthony Hopkins, ma di quel film salvo solo la performance di Gary Oldman e la scena in cui il Dr. Lecter uccide Rinaldo Pazzi. Purtroppo non è all’altezza né de “Il silenzio degli innocenti” né tantomeno della nostra adorata serie tv, ma Gary Oldman ha talento da vendere e qualsiasi ruolo interpreta fa faville. Il suo Mason Verger è gelido, vendicativo, crudele. Certo, meno ironico del Verger della serie tv, ma riesce a trasmettere tutta l’immoralità del personaggio, anche con il volto e il corpo sfigurati. Torno ora a parlare del Mason della serie tv, del viziato, ricco e crudele manipolatore, ma di certo non stupido, anzi. Notavo che per certi aspetti è pure più crudele di Hannibal: Verger è disposto a trasformarsi anche in cannibale per placare la sua sete di vendetta ma Hannibal non potrebbe mai trasformarsi in un pedofilo e in un sadico giusto per il piacere di esserlo. Hannibal - pur nella sua terrificante logica da serial killer - si impone delle regole e ha un suo personale codice, Mason no, è disposto a tutto pur di assecondare con il massimo della dissolutezza il suo lato malvagio, ammirando estasiato i risultati di ogni efferata azione con la sua risata folle e la sua aria da maniaco scanzonato. Certo, Mason e Hannibal sono entrambi dei mostri, ma quest’ultimo, ad un certo punto, non appare più come il vero cattivo della storia, perché peggio di Mason Verger c’è solo Mason Verger.

F. Devo essere proprio stata l'unica a cui il film "Hannibal" è piaciuto tantissimo, perché la maggior parte preferiscono il Silenzio degli Innocenti, che fra i film è assolutamente il mio meno preferito (nonché l'unico della serie di cui non possiedo il DVD). Ma a parte questo... ritorniamo a parlare della serie televisiva. Hannibal ha un codice morale, come hai detto. È quando i cattivi ne possiedono uno che spesso iniziamo a vederli come persone "nobili" o addirittura meritevoli di empatia. Verger, dal canto suo, ha come unica regola quella di dover saziare i suoi appetiti, di seguire i suoi capricci personali, e questo lo fa apparire esattamente il contrario di nobile... che è probabilmente proprio quello che Brian Fuller voleva comunicare al pubblico mentre scriveva le battute e le interazioni di questo personaggio. Ci vuole un'abilità notevole per creare un personaggio così universalmente riconoscibile come spregevole!

E.  Anche nel libro “Hannibal” di Thomas Harris, nel film omonimo e nella serie, Mason Verger è sempre spregevole. Una gran brutta persona. Ma ha il suo perché. Nel romanzo e nel film è il perfetto antagonista di Hannibal, nella serie segue il corso degli eventi tra Hannibal e Will e ad un certo punto appare come una calamita tra i due perché è solo questo che sa fare Mason Verger: attirare il lato negativo delle persone.
D’altronde solo un vero cattivo può stanarne un altro - a parte Will Graham con la sua singolare e sinistra empatia per i criminali, ovvio. Verger è di una crudeltà inimmaginabile e la prima persona con cui se la prende è la povera sorella Margot, un personaggio che in me ha suscitato tenerezza. Abusata dal fratello, costretta a vivergli accanto perché non ha un briciolo di eredità e il fratello la controlla in tutto, comprese le finanze, si ritrova addirittura privata del figlio che desidera e che potrebbe salvarle la vita. Margot per difendersi e poter avere un briciolo di vita decente le tenterà tutte, fino alla fine, per liberarsi da quell’infame del fratello e avere il figlio che le permetterà di ricevere il patrimonio della famiglia Verger. In certi gesti Margot è istintiva e disperata (se una ragazza lesbica sceglie di sedurre un uomo per poter avere a tutti i costi un figlio, beh, a me appare come un gesto di pura disperazione), una ragazza in cerca di sostegno, triste e fragile. Probabilmente con un mostro simile come fratello non c’è alternativa se non fuggire - ma come abbiamo visto manco quell’azione ha funzionato, anzi, ha peggiorato la situazione di Margot - o difendersi in modo brutale. Insomma, con Mason Verger ci vogliono le maniere forti.

F. Io ho visto Margot come sicuramente disperata e sicuramente come meritevole di una situazione completamente diversa da quella in cui si trovava, ma anche come una sorta di diamante grezzo, forgiata dalle avversità (e dalla continua, impressionante, pressione psicologica di suo fratello). Non è solo disperazione la sua: è anche coraggio, è anche una forza impressionante. Non riesco a vederla come una persona fragile.
Come una persona spezzata, forse... ma che è stata capace di risaldare le sue fratture. Non per nulla nè è uscita come una farfalla dal bozzolo delle difficoltà, ottenendo una famiglia splendida e tutte le ricchezze di suo fratello.
Anche se non metto in dubbio che l'assenza di Mason fin dal principio sarebbe stata molto, molto più salutare per lei!

E.  Non dimentichiamoci come Margot ha ottenuto in modo definitivo la ricchezza del fratello: lo ha ucciso insieme ad Alana la quale, a sua volta, si è fatta furba e ha architettato un suo personale escamotage - con l’aiuto di Hannibal - per ottenere da Mason la continuità della dinastia Verger. Di certo Margot, dopo tanta sofferenza, ha capito come destreggiarsi e sopravvivere nel modo migliore, e mi complimento con lei, io avrei ammazzato Mason molto, molto prima. 😁
D’altronde lui non le ha mai lasciato scelta, e mai le ha concesso di poter scegliere. Mason vuole tutti in pugno, la sua ricchezza è l’arma con cui gestisce le relazioni e il prossimo, valutando chi gli sta vicino con la logica del macellaio e del perverso arrogante che non ha il minimo timore di essere scoperto per le sue nefandezze. Quando Hannibal suggerisce a Margot di uccidere il fratello lo fa in modo consapevole: solo un gesto brutale e risolutivo potrà permettere a quella ragazza, da sempre tenuta al guinzaglio da un carnefice senza speranza, di realizzare il proprio destino. In tutta onestà non posso dare torto ad Hannibal, anche se il suo suggerimento risulta più personale che professionale.


F. Più personale si, ma in un certo senso è anche professionale... lui è lo psichiatra di lei e, chiaramente, la fonte di disagio di Margot è proprio Mason. Insomma, lei non avrebbe mai avuto alcun problema di sorta, né bisogno di frequentare uno specialista, se non fosse stata colpa di quel manigoldo perverso e sadico (con anche un filino di masochismo, eh) con i capelli a ciuffo d'ananas.
A proposito dei capelli a ciuffo d'ananas... io ci ho pensato parecchio, ma a parte farlo sembrare pazzo (uno un po' folle lo sembra, con quei capelli, diciamo la verità... specie se sotto il ciuffo c'è quella faccia da schiaffi dalla cui bocca vengono sparate nefandezze a pié sospinto), secondo te c'è un motivo, una scelta precisa dietro quel taglio di capelli? Sappiamo che in Hannibal poco o nulla è lasciato al caso. Il taglio di capelli di Hannibal è classico e perfetto, da vero gentleman, quello di Will è insieme virile e "rude", da persona che poco si cura di come lo vedono gli altri, e tenero (ohhh, ricciolini morbidini!), il taglio di Mason è... un ciuffo d'ananas. Giallo. Una capigliatura davvero davvero insolita per un qualsivogli antagonista!
Di solito i cattivi hanno tagli da duri, dal rapato a zero allo spazzola militare, oppure chiome lunghe, ma raramente vediamo una roba alla Mason Verger.

E. Penso alla professionale attenzione di Bryan Fuller anche ai più piccoli particolari e mi rendo conto che Mason veste, parla e agisce sì come da spunto del libro “Hannibal” di Thomas Harris, ma il Mason di Fuller è di fatto una sua particolare creatura che veste come chi si atteggia da ricco e snob, porta con sé un coltello come un qualunque delinquente e agisce con sfrontatezza e sadismo.
L’ho trovato meglio caratterizzato e distante dal Mason Verger/Gary Oldman di Ridley Scott. I capelli a ciuffo d’ananas, in tutto questo, rappresentano il suo lato folle e stonano con il resto della sua apparentemente perfetta figura, ma gridano al mondo intero che lui è pazzo e pericoloso. Direi che Fuller è riuscito a creare un Mason Verger memorabile e iconico proprio partendo dai capelli, che si differenziano da quelli di altri criminali per la loro aria folle e scomposta, come se i cattivi pensieri di Mason prendessero vita attraverso la chioma e rivelassero chi è, e lo facessero sul serio. Ho trovato intollerabile ogni singolo attimo in cui Mason era presente, nella mia mente sfilavano insulti di ogni tipo e pesantezza, ma è innegabile che sia il ragazzaccio con cui Hannibal e Will riusciranno a giocare la loro personale partita, così come Margot e Alana, e su cui concentrare tutto il loro odio.
  E voi? Che cosa ne pensate? Diteci la vostra su Mason Verger!

Nessun commento:

Posta un commento